Mi chiamo Marina Cuollo, sono Napoletana, cinica, spietata, simpaticissima.

Non necessariamente in quest’ordine e non per tutti.
Ok, ora seriamente.

Marina Cuollo è nata a Napoli nel 1981.
È laureata in Scienze biologiche e Dottore di ricerca in processi biologici e biomolecole.
Napoletana nel sangue e nell’anima, ama definirsi una scribacchina molesta perché le etichette non le sono mai piaciute. Quelle seriose poi, ancora meno.
Scrittrice, speaker radiofonica, autrice di podcast e content creator, scrive perché non può farne a meno. Ma scrivere non è solo una passione: è più che altro un’appendice del suo fanatismo per la lettura. Tipo un effetto collaterale.
Collabora con diverse testate tra cui Vanity Fair, e attraverso i social si occupa di discriminazioni, pregiudizi, e rappresentazione della disabilità in ambito mediale.
Nel 2021 ha condotto i Diversity Media Awards insieme a Diego Passoni e nel 2022 è salita sul palco del TEDxCuneo per raccontare, con la sua sottile ironia, quanto la trappola dell’identificazione possa segnare l’anima delle categorie marginalizzate.
“A Disabilandia si tromba” è il suo libro d’esordio, edito da Sperling & Kupfer, e ha partecipato al saggio “Anche questo è femminismo”, edito da Edizioni Tlon.
Viola, edito da Fandango, è il suo primo romanzo.